Un caloroso saluto a tutti gli appassionati di ciclismo! Apriamo il nostro collegamento da Torreselle, sede della partenza e dell’arrivo del 26° Trofeo Spiller!
Torreselle è sede di arrivo del Trofeo Spiller per la prima volta in assoluto. La location è favolosa, il sorgere del sole ha appena fatto capolino sull’arrivo, mentre i preparativi fervono affinché tutto sia pronto per la partenza.
Partenza dal sagrato della chiesa parrocchiale a quota 347 metri. Primi chilometri di sali e scendi fino a Ignago dove inizia la prima vera discesa che porta prima a Gambugliano e poi, dopo 6 km di pianura a Sovizzo.
Si imbocca la SP45 in direzione Castelgomberto per 2 km, si svolta a sinistra in direzione Vigo, si oltrepassa l’Onte per ritornare verso sud in direzione Sovizzo e poi Montecchio Maggiore.
Arrivati a Villa Cordellina Lombardi si svolta a destra in una valle dove le dimensioni della carreggiata diminuiscono man mano che si procede. Si passa per Bastia Bassa e poi per Carbonara, prima di iniziare la prima vera salita di giornata in direzione di Sovizzo Colle.
Sono passati 24,5 km e la corsa può già esplodere. Il primo tratto è il più impegnativo: 800 metri con pendenza media dell’8% e massima del 12%. Arrivati a Sovizzo Colle si svolta a sinistra in direzione Vigo; la strada continua a salire fino a Vigo ma alternata a brevi tratti di pianura e discesa; si scollina a 180 metri al km 26,9.
Arrivati a Vigo si torna a scendere in direzione della valle dell’Onte; discesa ripida e pericolosa soprattutto nel tratto iniziale in cui si attraversa il centro abitato. Appena terminata la discesa svolta secca a sinistra e parte lo sterrato! Sono solo 650 metri poi si riprende l’asfalto in direzione Valdimolino e successivamente, sempre per strade strette e poco frequentate, Carbonare.
Qui si svolta a destra e dopo poco ci si reimmette sulla SP45 da percorrere per 2 km direzione Sovizzo. Superata Peschiera dei Muzzi si svolta a sinistra, in direzione Montemezzo, per la seconda salita della corsa. Anche in questo caso il tratto più duro è all’inizio: mille metri con pendenza media del 5% e massima dell’8%.
Svolta a sinistra per un tratto di saliescendi, con gran premio della montagna a quota 161 metri, per poi imboccare la discesa verso la valle di Gambugliano. Discesa ripida con frequenti curve a gomito da affrontare con cautela e attenzione.
Svolta a sinistra, verso Gambugliano. Sono 2 km di leggero falsopiano a salire che preludono alla salita principe del Trofeo. Ascesa costante, fino a Ignago, con media del 6% e massima del 10%; 3,7 km fino a Ignago a quota 295 metri.
Non è finita qui, a Torreselle mancano ancora 3 km di saliescendi; più sali che scendi, compreso lo strappo finale fino al sagrato della chiesa.
In tutto 49,4 km e 710 metri di dislivello: vinca il migliore!
Intanto sono già iniziate le procedure di registrazione e assegnazione del pettorale.
Matteo Mastrovita, pettorale n.13
Martino Maroso, pettorale n.14, per lui questa è il quattordicesimo Trofeo Spiller!
Alfonso Pozzan, pettorale n.33
Alberto Zaupa, pettorale n.31
Francesco Celotto, pettorale n.35
Lasciamo per un attimo le operazioni di registrazione per dare uno sguardo al parterre… c’è chi sogna il Trofeo…
chi esegue le ultime regolazioni al mezzo…
chi rilascia le ultime interviste…
chi saluta amici e parenti giunti a Torreselle per assistere allo spettacolo sportivo…
Passiamo ora, quando mancano 10 minuti alla partenza, a un’analisi dei favoriti. Il tracciato è duro, se anche le due salite intermedie non dovessero fare un’eccessiva selezione data la loro brevità, l’erta finale non potrà che favorire gli scalatori.
Sulla base delle caratteritiche del percorso e dei risultati degli scorsi anni ci sentiamo di segnalare, tra chi può puntare alla vittoria o a un posto sul podio, David Rigolon (18), Pietro Pozzan (15), Pietro Donà (10), Matteo Romio (1), Daniele Radin (4), Alessandro Benedini (5). Non si escludono ovvimente sorprese tra coloro i quali sono alla prima partecipazione al Trofeo e di cui ancora non conosciamo caratteristiche e stato di forma.
Potranno essere protagonisti, anche se probabilmente un passo indietro ai primissimi, Riccardo Toniollo (9), Leonardo Nicolai (6), Cristiano Spiller (2), Emanuele Ambrosi (3).
Di seguito l’elenco completo dei partenti:
Mancano ormai pochi minuti alla partenza! Il patron del Trofeo fa le ultime raccomandazioni…
Sarà la giovane promessa del ciclismo Ulisse Maroso a dare lo start…
Sono le 9.54, è partito il ventiseiesimo Trofeo Spiller!
Ricordiamo che i primi chilometri di discesa saranno ad andatura controllata, solo dopo Gambugliano verrà dato il via alle ostilità!
Siamo al termine della discesa e poco a poco il gruppo si ricompatta dietro l’ammiraglia… ecco, l’ammiraglia ha spento le quattro frecce e abbandonato il gruppo, questo è il segnale del via ufficiale alla corsa, siamo al km 7,0. Ci attendono ora più di 17 km di pianura prima della prima asperità di giornata, vediamo chi si metterà in testa a cotrollare la corsa e soprattutto a quale andatura.
Attenzione! C’è già il primo attacco! Ci sembra di intravedere una maglia blu bianco e rossa con un centinaio di metri di vantaggio… il resto del gruppo si guarda!
E’ Pietro Pozzan, in vincitore della scorsa edizione l’uomo in testa. Che sia già un primo vero attacco? Intanto il gruppo si è in parte già sgretolato… iniziamo a risalirlo dal fondo…
Siamo tornati sulla testa della corsa, Pietro Pozzan si è rialzato o il gruppo è rientrato sul fuggitivo?
A fare l’andatura Pietro Donà, il gruppo si è assottigliato a 25 unità ma è probabile che in assenza di ulteriori scatti altri possano presto rientrale.
Siamo nuovamente smentiti! Nuovo affondo, sempre di Pozzan, che sfrutta il leggero “dentello” del km 10,6 per seminare nuovamente la concorrenza. Solo Riccardo Rettore, n.32, e Alberto Zaupa, n.31, cercano di stargli a ruota.
Segue il gruppo principale che si è nuovamente sfilacciato, sono rimasti tra i 15 e i 20 corridori a inseguire i fuggitivi.
I corridori nel frattempo si sono lasciati alle spalle Sovizzo; siamo al km 10,5 e Pozzan ha definitivamente lasciato la concorrenza, anche Rettore e Zaupa hanno alzato bandiera bianca e si sono fatti riassorbire dal gruppo.
E’ sempre Donà il più attivo in gruppo, che è ora composta da 26 unità.
Poco più indietro troviamo Alfonso Pozzan, Mastrovita, Reniero con Dal Santo, Maroso, Striolo con Gurisatti, Signorini con Giardi, Celotto, Jodice, Peron con Focà.
Siamo al km 17,0, stiamo rientrando a Sovizzo, Pozzan sempre in spinta, il margine di vantaggio aumenta!
Il gruppo transita a 50′ dal fuggitivo, a fare l’andatura è ora Rettore.
Alle spalle del gruppo si sono formati due terzetti che collaborano alla ricerca di un possibile rientro.
Ci avviciniamo al km 25,0 dove è atteso il primo vero strappo di giornata; senza scossono la gara, con Pozzan che ha costantemente incrementato il proprio vantaggio, con il gruppone che sta collaborando ma senza nutrire più l’ambizione di riposrtasi sull’atleta in testa alla corsa. Ricordiamo che Pozzan nell’edizione 2023 ha avuto una condotta di gara simile a quella odierna: attacco nei primissimi chilometri per poi rivedere la compagnia solo al traguardo. Il resto del gruppo sa quindi che tentare di riprendere la testa è una sfida quasi impossibile e cerca di risparmiare energie in vista delle salite che sono in arrivo.
Ecco, Pozzan si appresta a cominciare la salita: 800 metri con pendenza media dell’8% e massima del 12% che si concluderà a Sovizzo Colle, seguirà ancora un tratto di falsopiano fino ai 180 metri di Vigo, km 26,9.
Romio in testa al gruppo all’inseguimento. La strada è molto stretta, c’è stata battaglia per guadagnare le prime posizioni.
Attenzione, leggero salto di catena per Caiaffa che mette in difficoltà l’atleta alle sue spalle… Nicolai è costretto a mettere piede a terra e ripartire da fermo, non ci voleva questo intoppo nel momento in cui si spacca la corsa!
Romio transita con un ritardo di 1’45” rispetto a Pozzan. Con lui Radin, Donà Pietro e Luca hanno fatto un piccolo vuoto sul resto del gruppo. Seguono Caiaffa e un fin qui molto attento Spiller a 6 secondi.
Ecco Nicolai che ha pagato in circa 20 secondi l’incidente di poco fa.
Che grinta Ambrosi! Alle sua spalle Donà Antonio, Simioni, Zaupa, Dal Santo, Pavan, Cunico.
Mastrovita intanto “ringrazia” gli organizzatori per questo strappo spaccagambe! Con lui Motterle e Raniero.
Maroso con Signorini.
E un superbo Gurisatti che ha staccato Striolo nel punto più duro della salita.
Striolo che comunque sembra avere già un margine significativo su Focà per la conquista del titolo mtb. Poco dietro una splendida Prisca Giardi e un tenace Celotto.
Intanto Pozzan ha sià superato il primo gpm ed è già nella discesa. Seguirà un breve ma molto importante tratto di sterrato che ci porterà a Valdimolino. Ecco Pozzan che sta per concludere la discesa… ma attenzione… un gatto nero attraversa la strada a un metro dalle ruote del fuggitivo… che rischio che ha corso Pozzan! Nessun danno per lui… speriamo non sia superstizioso!!!
Donà Luca e Romio sono al momento soli all’inseguimento. Il distacco da Pozzan è ora di 2 minuti.
A una manciata di secondi transitano Donà Pietro, Radin e Rettore, con quest’ultimo che è riuscito a riaccodarsi al gruppetto con un’ottima azione nel tratto conclusivo della salita.
Molto bene anche Bertoldo che dovrebbe riuscire a trovare le ruote dei primi a breve.
Complimenti anche a Spiller, Toniollo e Caiaffa, ottima prima parte di corsa anche per loro. Vedremo se anche loro riusciranno a rientrare nei giochi per il podio. Segue un altro terzetto con Benedini, Nicolai e Rigolon.
Mastrovita intanto è stato ripreso dal duo Maroso-Signorini.
Metre Celotto ha ripreso e superato Striolo.
Intanto quasi tutti hanno affrontato anche il temibile sterrato. Non si registrano forature né salti di catena.
Ci viene segnalato invece il ritiro di Alfonso Pozzan che in effetti non abbiamo visto transitare sulla prima salita. Non conosciamo le cause, ma fortunatamente sembra non ci sia stata una caduta.
Siamo giunti al km 33,0 della corsa. Pozzan sempre solo al comando. Alle sue spalle si è ricompattato un gruppo di sei atleti, sono Donà Luca, Radin, Romio, Bertoldo, Donà Pietro e Rettore. Ora questo gruppo pare collaborare al massimo visto che sono riusciti a creare un bel buco con i più immediati inseguitori. Transitano con un ritardo da Pozzan di 2’20”.
Toniollo, Spiller e Caiaffa sono a soli 15 secondi di distacco, forse il ricongiungimento è ancora possibile.
Anche Rigolon, Benedini e Nicolai sono a tiro, la partita per il podio non è chiusa nemmeno per loro!
Alle loro spalle si è formato un altro gruppetto molto numeroso; ci sono Venturini, Masolo, Simeoni, Zaupa, Pavan, Cunico e Ambrosi. Poco prima è invece transitato, a bangomaria, Donà Antonio.
Pozzan è già al km 36,0, dove cominvia la seconda salita del Trofeo: mille metri con pendenza media del 5% e massima dell’8%, poi a Montemezzo svolta a sinistra per un tratto di saliescendi, con gran premio della montagna a quota 161 metri.
Transita il secondo gruppo che si è ricompattao: con grande sforzo proprio prima della salita Spiller, Toniollo e Caiaffa sono rientrati; Nicolai, Benedini e Rigolon si sono ulteriormente avvicinati ma hanno ancora 10 secondi da recuperare. Ma ora si sale!
Pozzan non sembra minimamente sentire la fatica, è sempre in spinta! Siamo al km 38,0, fra poco passerà solo sul secondo gpm.
Ecco gli inseguitori, che non sono più 9 ma 7, solo Caiaffa dopo l’inseguimento riuscito è rimasto a ruota; mente Bertoldo sembra ora pagare qualche metro. Il loro ritardo è ora salito a 3’15”.
Mentre Caiaffa ha tenuto le ruote del primo gruppo inseguitore, Spiller e Toniollo sono stati ripresi dal terzetto al loro inseguimento.
Ricapitoliamo la situazione al km 38,0: Pozzan in fuga solitaria, 7 atleti a 3’15”, altri 5 a 3’50”.
Molto bene anche il terzo dei fratelli Donà, che regge il ritmo pur essendo rimasto isolato. Transita a 6’40” dalla testa della corsa.
Zaupa e Masolo a 7’10”.
Pavan, Cunico e Ambrosi 8’55”.
Venturini e Simioni, sorridenti, a 9’20”.
Dal Santo e Stocchiero, a 9’35”.
Un cenno anche a Giuseppe Bovino che insieme a Jodice si contende la classifica “cicloturisti”.
Maroso, Signorini e Mastrovita a 14’45”.
Raniero, Motterle, Celotto e sullo sfondo Striolo a 19’30”.
Gurisatti a 20’10”.
Giardi a 21’05”.
Torniamo alla testa della corsa, dove Pozzan ha già completato la discesa di Monte San Lorenzo e approcciato la salita finale con ampio margine. Ascesa costante, fino a Ignago, con media del 6% e massima del 10%; 3,7 km fino a Ignago a quota 295 metri.
Alle sue spalle, sulle prime rampe rompe gli indugi Romio che vuole a tutti i costi la piazza d’onore; ritardo che sfiora i 4 minuti. Bertoldo dopo essere faticosamente rientrato in discesa ha nuovamente perso contatto mentre Caiaffa ha decisamente perso le ruote di questo gruppo.
Anche nel secondo gruppo si è rotto l’accordo e Benedini, seguito dal solo Nicolai, prova l’allungo. Si allarga però il divario con il gruppo che si gioca il podio, il ritardo di Benedini da Romio è di 1’40”.
Da segnalare due corridori in forte rimonta: Stocchiero ha saltato Dal Santo, mentre Gurisatti ha recuperato ben tre posizioni.
Siamo a metà salita, il successo è già da un pezzo nelle mani di Pozzan, ma per il podio è ancora grande lotta. Luca Donà e rientrato su Romio e insieme tentano di mettere alla frusta gli avversari.
Radin sembra alzare bandiera bianca, come già fatto in precedenza da Bertoldo… che però sembra comunque fresco e soddisfatto della sua prestazione.
Anche Caiaffa in difficoltà, la stanchezza inzia a farsi sentire per tutti, e siamo solo a metà salita! Posizioni che dietro sembrano ormai cristallizzate, ma distacchi che si dilatano sempre più.
Pozzan ha già superato Ignago e si invola verso il traguardo, anche l’ultima asperità è stata brillantemente superata.
Dietro a Pozzan è ancora bagarre, ora è Rettore a provare la sortita per cercare di portare a casa la piazza d’onore. I fratelli Donà non ci stanno e a turno si mettono all’inseguimento con Romio che approfitta del traino.
Anche per la top ten giochi ancora da fare. Benedini ha fatto tutta la salita con margine su Nicolai e quest’ultimo su Rigolon e Spiller e più dietro ancora Toniollo, ma a Ignago i 5 sono praticamente tutti di nuovo assieme, pronti a giocarsi un piazzamento di prestigio.
Salita a tutta per i già citati Stocchiero e Gurisatti, in forte recupero; anche Virgilio Zanotto sembra aver riservato il meglio per la salita finale; grossa crisi invece per Ambrosi e Celotto che cedono posizioni preziose.
Siamo ormai all’arrivo! Con un dominio alla Pogacar è Pietro Pozzan a conquistare, non ripreso dalle telecamere, il ventiseiesimo Trofeo Spiller!
Alle sue spalle crollo di Rettore, che si vede risucchiato dagli immediati inseguitori. E’ Pietro Donà a giungere secondo, regolando il fratello Luca e Matteo Romio.
Rettore quinto, Radin sesto rintuzzando il ritorno di Bertoldo.
Caiaffa salva un ottimo ottavo posto da ritorno degli avversari.
Molto bene Rigolon e Spiller che centrano la top ten, seguono Nicolai, Benedini e Toniollo.
Arrivano man mano tutti gli atleti, stanci ma soddisfatti. E’ stata una gran bella corsa amici all’ascolto. Percorso mosso e divertente, con scorci incredibili delle nostre colline. Se Pozzan ha fatto gara a se, dietro è stato un susseguirsi di emozioni. Ora per tutti il meritato riposo prima delle premiazioni.
Ecco, tutti sono giunti al traguardo, di seguito la classifica ufficiale della categoria élite:
Ecco Pozzan che riceve il mitico Trofeo dalle mani del patron! Fratelli Donà soddisfatti, ma già col pensiero alla rivincita nel 2025!
Prisca Giardi, amma media di 21,14 km/h, è la nuova campionessa della categoria donne!
Matteo Romio, alla sui quinta presenza scende per la prima volta dal podio, ma si consola trionfando nella categoria “over 40”; è il suo quarto successo nella categoria, raggiungendo il mito Francesco Costantini!
La categoria “cicloturisti” va a Michele Jodice, che regola un indomabile Giuseppe Bovino.
C’è gloria anche per Carlo Peron che, in 2 ore 58 minuti e tre secondi, è per la terza volta vincitore della categoria “over 75”. A Maurizio Caiaffa invece il titolo della “over 60”.
Striolo ha scelto quest’anno di correre per la categoria “mtb”; ha perso il confronto col cognato… ma si porta a casa il trofeo!
La miglior squadra di quest’anno, trascinata dai fratelli Donà, è la FRATELLI+, a podio la BERICI WINES e la NOME PANNO?
Siamo alla conclusione della nostra diretta, amici e tifosi! E’ stato un bellissimo Trofeo Spiller, all’insegna dell’amicizia e dello sport, con un percorso bellissimo e un arrivo a Torreselle che rimarrà negli annali del ciclismo.
Non ci resta che salutarci e darci appuntamento alla prossima edizione. Come al solito il patron non ha voluto rilasciare dichiarazioni sull’edizione 2026, ma se conosciamo Spiller siamo sicuri che sta già da tempo costruendo il percorso del prossimo anno.