Racconto 2005

La settima edizione del Trofeo Spiller registra un calo di partecipanti, ma il novero e il palmares dei presenti preannuncia una corsa tiratissima. Il percorso è molto particolare, si snoda attorno al comprensorio dei colli Berici ed è caratterizzato da una prima fase di pianura intervallata da brevi strappi molto ripidi che andranno ad accumulare fatica nelle gambe dei corridori per poi fare la selezione finale nell’ascesa da Brendola a Perarolo, regolare ma lunga, e soprattutto all’arrivo in salita ad Arcugnano. Si tratta del percorso più lungo e difficile degli ultimi anni.

La partenza è tranquilla. Carlo Peron e Costantini si alternano al comando cercando di dare al gruppo un’andatura costante. Il primo segmento di corsa fila via liscio fino a Mossano…

Attenzione, primo colpo di scena… Spiller ha forato!!!

Qaulche atleta si ferma ad aspettarlo, poi ecco l’ammiraglia… ma non ci sono né bici né ruote di scorta… va cambiata la camera d’aria… Intanto il gruppo continua la sua corsa, a meno di un km c’è il primo duro strappo della giornata, si sale alla chiesa di Mossano!

Cinque minuti, a tanto ammonta il ritardo accumulato da Spiller, il vincitore della terza edizione del Trofeo, che però non si da per vinto e cerca un improbabile recupero… ma ecco il secondo colpo di scena!

Il gruppo si rende protagonista di uno storico esempio di fairplay e a Mossano si ferma per aspettare lo sfortunato corridore! Un gran bel gesto, Spiller non può far altro che ringraziare e tornare a pieno in corsa!

Di ciò ne approfitta tutto il resto della comitiva e quando la corsa riparte verso Barbarano il gruppo è novamente compatto.

Ma come detto in presentazione, la corsa è costellata da piccole ed impervie salite. Stiamo infatti per affrontare lo strappo che da Barbarano condurrà a Villaga e successivamente una ulteriore ascesa in direzione Toara. In questi due tratti il gruppo si spezza inesorabilmente in due tronconi ed in testa rimangono in otto: Spiller, Marchioron, Peron e Tomi, già vincitori di passate edizioni, con Zanotto, Nardino, Costantini e Faccin.

Nella discesa verso Toara, Costantini e Spiller tentano un allungo… solo poche centinaia di metri, il resto del gruppo di testa lascia fare. L’intenzione dei due fuggitivi non sembra quella di tentare una fuga, ma solo quella di avvantaggiarsi in vista della quarta salita della giornata, la più dura e lunga di quelle fin qui affrontate.

I due affrontano la salita che da Toara li porterà a Pozzolo, due km assai duri, con una quindicina di secondi di vantaggio. Il resto del gruppo di testa, senza scatti ma con passo sostenuto, li raggiunge e li supera. Al passaggio per Pozzolo la situazione è la seguente: Marchiornon, Zanotto, Peron, Tomi, Faccin e Nardino in testa e a venti secondi Costantini e Spiller che però sembrano però poter ricucire.

E infatti al termine della discesa gli otto sono ancora assieme. Ma c’è poco da star allegri, appena finita la discesa ecco la quinta salita della corsa: Pederiva-Bocca d’ascesa, poco più di un km, ma ormai la fatica è nelle gambe di molti dei nostri corridori.

Anche in questa occasione non ci sono scatti, ma il ritmo impresso, soprattutto da Tomi e Marchiorn, lascia il segno: Costantini e Spiller si staccano nuovamente, preferiscono salire del loro passo; anche Faccin sembra dare segni di cedimento. Al passaggio sul gran premio della montagna i distacchi sono però ancora contenuti e prima di Brendola il gruppo è di nuovo compatto.

Gli otto sono ancora uno di fianco all’altro, ma forse si è già capito chi ne ha di più… Si attende l’ultima salita e forse l’ultimo strappo, quello all’arrivo, per tentare l’azione decisiva.

Siamo a Brendola per la sesta salita, la più lunga, verso Perarolo. Il primo a staccarsi è Costantini, mentre questa volta Spiller riesce a rimanere agganciato.

Matteo Faccin e Giulio Peron si staccano di alcuni mentri… la testa della corsa comprende ora Spiller, Zanotto, Nardino, Tomi e Marchioron.

Spiller cede di schiato… ha forse chiesto troppo alle sue gambe! Viene raggiunto e superato poco prima di Perarolo da Faccin e Peron. Peron gli getta un’occhiata e scambia con lui due parole, cerca forse un accordo… Spiller gli risponde di andare da solo, lui non ce la fa più!

A Perarolo scollinano in quattro, ma Peron sembra in grado di tornare sul gruppo.

Siamo ad Arcugnano, in cinque al comando! Dopo la breve discesa ci saranno gli ultimi 400 metri, una salita terribile e spaccagambe! Forse i migliori hanno atteso proprio l’arrivo per lanciare l’azione definitiva!

Tomi all’attacco, al primo metro di salita si è alzato sui pedali! La cadenza di pedalata è impessionante! Tomi perde qualche metro ma non cede!

Zanotto, Peron e Nardino non riescono a tenere il ritmo!

La salita è durissima, i due di testa stanno facendo uno sforzo enorme… Tomi è sempre davanti… Marchioron non molla ma ormai ha una decina di metri di svantaggio…

Eccoci all’arrivo…

Tomi, a braccia alzate! E’ il primo corridore a conquistare il Trofeo per la seconda volta!

Poi Marchioron, stravolto, a dieci secondi!

Per il podio la spunta Zanotto, poi Nardino e Peron. Sono tutti stravolti, questo arrivo in salita dopo le altre sei salite della giornata è stata proprio una cattiveria degli organizzatori!

Faccin poco dietro per il sesto posto. Più tardi Costantini, che torna a conqistare la categoria over 40, e Spiller.

Cristina Gioseffi, con un’ottima prova, vince la categoria donne con poco più di un minuto su Giulia Mainardi.

Focà trionfa tra le mtb, al cui secondo posto si piazza Giuseppe Bovino, protagonista a suo modo della gara, raggiunge il traguardo sfiorando le 2 ore di ritardo sebbene fosse in condizioni di salute molto precarie: ormai un idolo per gli amanti dello sport vero.

 

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