Racconto 2013

Cari ascoltatori, sono le ore 9.30 di domenica 15 settembre.

Vi parliamo da Sovizzo, dove gli atleti che prenderanno parte alla 15° edizione del Trofeo Spiller si stanno lentamente radunando per il ritiro del pettorale.

In questo momento il patron del Trofeo si sta intrattenendo con Francesca e Carolina, che seguiranno la corsa come due angeli custodi sulla voro vespa!

Spiller ghigna! che sia segno di uno stato di forma finalmente soddisfacente? Sembra dire: “Ecco, attaccherò qui”!

Andrea Bellotto, al suo rientro dopo un anno di sosta, scruta gli avversari.

Ciro Asproso, alla sua quinta partecipazione, sogna di salire per la prima volta sul podio, ma nel frattempo ride e scherza col coloro che da qui a poco diventeranno i suoi avversari.

C’è chi cerca di impressionare gli avversari, chi invece cerca la maggior concentrazione possibile. Si sa, il Trofeo Spiller si gioca sui dettagli, ogni minima distrazione può risultare fatale. Così insegna la storia di questa competizione!

Da sinistra a destra, Roberto Freschi, Andrea Grosselle, Giovanni Costantini, Martino Maroso, Carolina.

Ultime raccomandazioni e poi…

Partiti!

Sono le 10 in punto, la corsa prende il via.

Andatura cicloturistica. I primi chilomentri non presentano difficolta, anzi, è una buona occasione per scrutare gli avversari, controllare il loro sguardo e il loro colpo di pedale!

 

Andatura fin troppo cicloturistica!

Nessuno vuole tirare, le energie vanno ben conservate, a breve scatterà la bagarre!

Il gruppo si allunga ma rimane compatto.

E’ iniziata la prima salita. Un vero e proprio muro!

Quest’anno il tracciato presenta una novità. Si snoderà infatti in un circuito da ripetere due volte. Questa salita verrà quindi ripetuta fra poco meno di un’ora, in condizioni, ce lo aspettiamo, completamente diverse!

Le pendenze sono miciadiali, ma si tratta di resistere pochi minuti; 800 metri e poi la strada spiana…

In fondo al gruppo si arranca, si stringono i denti, ci si attacca al manubrio.

In certi punti viene a mancare addirittura l’equilibrio… tanto si va piano!

Il gruppo si sfilaccia, c’è chi demorde, chi cerca di minimizzare il distacco, contando su un recupero successivo. La corsa è lunga, non può decidersi su questa prima salita.

Ma qualcuno già ci prova…

Edoardo Facco, giovane promessa alla sua prima partecipazione, prova già la fuga… oppure vuole portar via un gruppetto in vista della prossima salita?

Lo segue Andrea Grosselle, che lo marca a poca distanza.

Il resto del gruppo… distacchi minimi.

Ma per qualcuno la corsa è già finita, e i sogni di gloria chiusi in un cassetto che potrà essere riaperto solo fra un anno!

Francesco Spiller…

Francesco Maraschin…

Giacomo Marangoni…

Roberto Freschi…

Nessuno dei quattro terminerà la gara.

Meglio salvar le gambe… fra due settimane ci sono i mondiali a Firenze!

Ed ecco un gradito ritorno sulle strade del Trofeo Spiller!

Giuseppe Bovino!!!

Non più sulla sua due ruote, ma di corsa… un eroe, una leggenda!

Al termine della prima salita, i migliori sono tutti assieme. La fuga non ha avuto successo, e forse lo sforzo si farà a breve sentire sulle gambe degli arditi promotori.

Fra poco inizia la prima discesa e nelle posizioni di testa troviamo Venturini, Varo, Ambrosi, Nardino, i fratelli Mariga, Asproso, Grosselle, Facin, Bellotto, Gnata, Spiller e Maroso.

Il distacco tra il primo e l’ultimo è di soli 20′ assolutamente recuperabili.

La discesa è affrontata con decisione ed attenzione. Sarebbe una follia farsi male per guadagnare pochi secondi quando mancano ancora più di 30km all’arrivo.

Si segnalano noie meccaniche per Spiller… sta perdendo terreno e continua a guardare la ruota posteriore…

Sullo sterrato!

Finita la discesa, 700 metri di sterrato.

Ora non rappresentano un problema… i migliori sono tutti assieme, ma cosa succederà al prossimo giro? Qualcuno tenterà qui l’allungo, quasi fosse la foresta di Arenberg?

Quest’anno il tracciato prevede salite mai affrontate prima. Il paesaggio è mozzafiato.

Sullo sfondo la chiesa di Montemezzo.

La seconda salita non crea nessun scossone al gruppo, si viaggia compatti a velocità sostenuta ma che non può far male a nessuno.

Ma il secondo giro si apre con una grossa sorpesa, un piccolo gruppo sbaglia strada; i pochi secondoi persi sono fatali a Venturini, uno dei più attesi anche se dato in non perfette condizioni fisiche (la squadra ha infatti indicato Piergiorgio Rossi come capitano), che non riuscirà più a rientrare sul gruppo di testa.

La prima salita invece, al suo secondo passaggio, risulta decisiva.

I più attivi sono Varo (che è stato a lungo in fuga solitaria, seppur tenuto a bagnomaria dal gruppo) e Ambrosi.

Ottimi segnali anche da Bellotto, mentre a sorpresa Nardino perde secondi importanti in quello che è sempre stato il suo punto di forza, la salita.

Tiene invece, ed è una bellissima sorpresa, Cristiano Spiller. Superate le noie meccaniche e forse, finalmente, anche i problemi al ginocchio, il fondatore del trofeo torna a dire la sua per le posizioni che contanto.

Al termine della salita transita primo Davide Varo, alla sua terza partecipazione, ma per la prima volta così competitivo.

e secondo Emanuele Ambrosi, alla sua prima partecipazione.

Nella discesa di Vigo nelle prime posizioni si formano due gruppi: Varo, Ambrosi e Bellotto davanti; a poca distanza Nardino e Spiller.

Lo sterrato, con tutte le sue incognite, può diventare occasione per l’allungo definitivo o il ricongiungimento.

Ecco i due gruppi, si vedono!

Il distacco è intorno ai 150 mentri.

Gli inseguitorni in questo momento hanno il vantaggio del punto di riferimento. Inoltre davanti non si va a mille, i tre hanno già incominciato a studiarsi.

Emanuele Ambrosi, Andrea Bellotto e Davide Varo…

Cristiano Spiller e Nicola Nardino.

Il ricongiungimento avverrà al termine dello sterrato.

In testa ora sono in cinque! Tra questi il più al gancio sembra essere Spiller, che ha fatto già un mezzo miracolo a tenere le ruote dei migliori; Nardino non ha dato buone sensazioni in salita e l’arrivo pianeggiante non gli da grandi possibilità nel caso di arrivo in volata; Bellotto è la certezza, Varo la sorpresa, Ambrosi l’incognita!

Dietro il migliore in salita è stato Ciro Asproso. Il distacco dal gruppo davanti è contenuto, ma da soli riuscire nel ricongiungimento è impresa ardua!

Martino Maroso, inseguito da…

Andrea Grosselle, guascone…

e Daniele Gnata…

Leonardo Mariga…

Matteo Facin…

Ed eccon Rossi e Venturini, nelle insolite vesti di gregario!

Quest’anno è andata così, ma l’anno prossimo sarà tutta un’altra storia, c’è da scommeterci!

L’ultima salita di giornata non cambia le cose in testa.

Spiller ha preso una ventina di secondi di distacco, rapidamente recuparati in discesa e pianura; ma davanti i quattro non sembrano aver forzato, sembrano accontentarsi di potersi giocare le loro carte in volata.

Siamo a 1km e mezzo dall’arrivo e Nardino, sentendosi battuto in volata, tenta la sorpresa! Prende solo poche decine di metri di vantaggio, ma è il canto del cigno, con questo sforzo le sue ultime energie sono esaurite!

A 900 mentri dall’arrivo, a Villa Cordellina, una curva  agomito spezza i quattro di testa; Varo e Bellotto prendono 10 mentri, non di più, ma sufficienti a non farsi più riprendere! Dientro un generosissimo Emanuele Ambrosi si accolla lo sforzo maggiore per cercare il ricongiungimento; Spiller, evidentemente al gancio, non collabora!

Arrivo al fotofinish!

La spunta Varo su Bellotto!

Spiller approfitta del lavoro di Ambrosi per conquistare un insperato terzo posto.

Podio che sfuma per Nardino, quest’anno si accontenta del quinto posto.

A 1′ 41” arriva Asproso che da solo ha magnificamente tenuto il passo dei migliori! Chissà, se fosse riuscito a tenere in salita, in volata avrebbe potuto dir la sua!

Dal settimo al decimo posto in pochi secondi: Mariga su Maroso, Gnata e Grosselle.

E’ già tempo di guardare la classifica e fare i propri bilanci…

Filippo Scolari condisce con un buon undicesimo posto la sua prima edizione del Trofeo.

Rossi, Venturini e Faccin a otto minuti dal vincitore… c’è soddisfazione e sofferenza nei volti di questi fantastici atleti!

Ed ecco il podio!

Varo conquista il trofeo, dopo un 16° e 8° postonel 2009 e 2010.

Bellotto si accontenta del secondo posto, le sue partecipazioni non hanno mai tradito l’alta classifica: 3° nel 2007, 5° nel 2009, 1° nel 2011 ed oggi 2°! Una incredibile costanza di rendimento!

E Spiller, terzo, che non saliva sul podio dal 2003. Dieci anni dopo dimostra di aver ancora la stoffa per restare coi primi!

Termina qui la quindicesima edizione del trofeo Spiller.

21 iscritti ma soli 15 arrivati.

Percorso nuovo, strappi durissimi, sterrato, circuito… molte novità, ma una sola grande invariabile: lo spirito che anima tutti i ciclisti!

All’anno prossimo, per la sedicesima edizione!!!

 

 

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